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  • Istituto di Scienze della Vita

COLTIVAZIONI TRA CAMBIAMENTI CLIMATICI E PARASSITI: A VOLTERRA LA SUMMER SCHOOL DEL NETWORK EUROPEO ENDURE SULLE STRATEGIE PER LIMITARE I DANNI, COORDINATA DA RICERCATRICE DELL’ISTITUTO DI SCIENZE DELLA VITA

Data pubblicazione: 26.09.2016
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I cambiamenti climatici hanno e avranno un impatto sempre più rilevante su molte produzioni agricole in tutto il mondo e provocano effetti anche sull’interazione tra raccolti e l’attività di molti parassiti. Agli approcci e alle strategie per limitare questi effetti è dedicata la quinta edizione della summer school del gruppo di ricerca europeo ENDURE rivolta ad allievi PhD e aperta al pubblico, ospitata dal 10 al 14 ottobre alla Siaf di Volterra, con il coordinamento di Anna Camilla Moonen, ricercatrice dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna.

La summer school, che rientra nell’ambito delle attività di formazione promosse dal network ENDURE ha come titolo “The role of IPM in mitigating effects of climate change on pest dynamics –modelling approaches”. I cambiamenti climatici, che causano la variabilità delle temperature, influiscono sul livello delle precipitazioni e sul livello delle concentrazioni di anidride carbonica nell’atmosfera, riverseranno i loro effetti su numerose produzioni agricole in tutto il mondo. Inoltre, in aggiunta alle dirette conseguenze sulla resa dei raccolti, il cambiamento climatico influenzerà anche la dinamica delle biocenosi, ovvero delle aree dove le condizioni fisico-chimiche ed ambientali sono costanti. In particolare, tali condizioni influenzano la bio-ecologia e l’interazione di molti parassiti (patogeni, parassiti animali, erbe infestanti), inducendo forti oscillazioni nelle produzioni agricole e provocando danni ingenti alle coltivazioni sia in termini di quantità sia di qualità. Considerando il complesso sistema dato dalla catena “coltivazioni-suolo-atmosfera-parassiti”, l’applicazione di modelli rappresenta l’approccio scientifico più efficace per la progettazione di sistemi di coltura più resistenti allo stress biotico, con una minore dipendenza dai pesticidi.

L’evento è coordinato da Anna-Camilla Moonen dell’istituto Scienze della Vita della  Scuola Superiore Sant’Anna in collaborazione con Jean-Noel Aubertot (INRA, Francia). Alla summer school partecipano esperti internazionali di IPM, di modellazione e di cambiamenti climatici. Si alternano relazioni, presentazioni e lavori di gruppo su tematiche quali “Integrated Pest Management” (“Gestione di principi di difesa integrata”), strategie di modellazione e cambiamenti climatici. Gli allievi PhD provenienti da ogni parte del mondo imparano come integrare gli effetti del cambiamento climatico con modelli di “Integrated Pest Management”

Tra i docenti che partecipano all’evento, si segnalano Katia Laval, professore emerito  all’Università di Parigi-Pierre e Marie Curie, con una relazione per presentare certezze e incertezze sul riscaldamento globale,) e Marcello Donatelli, Direttore del CREA (Centro di Ricerca per le Colture Industriali) di Bologna afffronterà il tema della difesa integrata in modelli di coltura industriale.

La partecipazione alle discussioni dei relatori è aperta, per ragioni logistiche e organizzative occorre tuttavia confermare la partecipazione all’evento scrivendo a moonen@sssup.it.

In copertina: immagine di archivio tratta da http://www.endure-network.eu/